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Condizionatore: se l’aria calda non funziona

2 Dicembre 2019

Blog Manutenzione Condizionatore Condizionatore: se l’aria calda non funziona

L’inverno sta arrivando.

Il trono di spade può essere finito, ma questo motto rimane per noi una realtà ciclica. Inverno per molti è sinonimo di pigiamone, divano, coperta di pile, cioccolata calda, caminetto acceso… Insomma, di stare a casa al calduccio. E come potrebbe essere altrimenti quando, guardando fuori dalla finestra, non vedi altro che pioggia, neve e buio per diverse ore del giorno? O quando metti il naso fuori dalla porta e ti ritrovi le stalattiti gocciolanti?

Se non hai il camino non devi necessariamente rinunciare al tuo romantico sogno di casa e calore. Né devi rischiare la vita provando ad accendere un fuoco in casa. Devi solo e soltanto dotarti di un condizionatore.

E se il condizionatore si rompe… Vediamo cosa puoi fare!

Condizionatore aria calda: come funziona?

Il condizionatore che ci salva letteralmente la vita durante il caldo estivo ha deciso di darci una mano anche d’inverno. Oggi il climatizzatore riesce ad erogare anche aria calda da usare per rendere accoglienti e confortevoli gli ambienti di casa durante i freddi mesi invernali. In questo modo, anche l’acquisto risulta molto più utile e ripaga in pieno il denaro speso per l’installazione.

Per emettere aria calda, molti condizionatori possiedono un Inverter per il riscaldamento e una pompa di calore.

Il funzionamento per te è semplicissimo: basta avere a disposizione il telecomando e impostare la temperatura desiderata. Il climatizzatore, percependo la temperatura esterna, si attiva per immettere aria calda e riscaldare l’ambiente fino a raggiungere la temperatura desiderata.

I vantaggi del climatizzatore ad aria calda

L’aria calda del condizionatore può mandare in pensione le vecchie stufe a gas. Rispetto a quest’ultime, il climatizzatore di aria calda offre una serie di vantaggi.

Innanzitutto, impiega poco tempo per riscaldare casa. In media servono una quindicina di minuti, mentre con la stufa o il calorifero bisogna necessariamente attendere diverse ore. Inoltre, il condizionatore permette un notevole risparmio economico rispetto agli impianti di riscaldamento tradizionali. Sono previste delle detrazioni fiscali per chi ha condizionatori a pompa di calore che ammortizzano i costi dell’acquisto.

Non funziona il condizionatore: il caldo non esce

Può verificarsi la sfortunata circostanza che il climatizzatore non funzioni. Magari i getti d’aria che escono sono freddi quando li si vorrebbe caldi o viceversa. Oppure l’apparecchio non entra proprio in funzione.

La prima cosa che devi fare se succede qualcosa al tuo condizionatore è mantenere la calma, soprattutto se ti rendi conto che l’elettrodomestico è fuori garanzia. Urlare e spaccare tutto ciò che hai intorno ti servirà veramente a poco. Quindi respira e cerca di capire qual è il problema. Alle volte, infatti, si tratta di piccole anomalie di funzionamento che possono essere facilmente aggiustate anche da te.

Se il climatizzatore non si attiva, il problema potrebbe essere del telecomando che non trasmette il segnale. Prova a sostituire le batterie e vedi cosa succede. Nulla? Il climatizzatore continua a rimanere spento? Allora verifica se il cavo di alimentazione è inserito e se non sono avvenute interruzioni di corrente. Se è tutto regolare, forse è il caso di rivolgersi all’assistenza fuori garanzia.

Condizionatore rotto: riscaldamento o raffreddamento non ottimale

Se l’aria che esce dal climatizzatore non è abbastanza calda (o abbastanza fredda se è estate), allora il problema potrebbero essere i filtri. A lungo andare, la polvere casalinga potrebbe otturarli diminuendo la resa. In quel caso è necessario pulirli per permettere loro di riprendere a funzionare in modo corretto.

Anche la ventola potrebbe danneggiarsi per la presenza di polvere o per l’uso prolungato. Per far sì che funzioni deve essere riparata. Lo sporco potrebbe depositarsi anche nell’unità esterna del condizionatore. In quel caso, lo scambio d’aria non può avvenire e l’apparecchio interno non riuscirà a rendere calda l’aria. Per ripararlo bisogna pulirlo per bene. È un’operazione che è sempre meglio affidare a un esperto.

Fai attenzione alla temperatura impostata! Il mancato caldo o freddo potrebbero derivare da un errore delle impostazioni di base.

Il climatizzatore aria calda ha problemi alla scheda madre

Se il problema del tuo condizionatore dipende dalla scheda madre c’è poco che tu possa fare. Come per tutti gli altri elettrodomestici, nel momento in cui si verificano problemi simili, devi necessariamente sostituirla. E per farlo ti serve l’aiuto di un tecnico specializzato. Non puoi farci nulla. Però consolati sapendo che poi il tuo apparecchio tornerà come nuovo!

Se il climatizzatore si rompe, chiama il tecnico

Il fai da te è sempre molto apprezzato. E ha anche il vantaggio di essere molto economico. Ma non sempre è la soluzione più utile e funzionale. Proprio come nel mondo del lavoro ricercano qualifiche specializzanti, così dovresti fare tu quando hai a che fare con gli elettrodomestici. Questi funzionano grazie a una serie di componenti tecniche che incastrate tra di loro permettono un buon svolgimento dell’apparecchio.

Bisogna sapere come funziona un elettrodomestico prima di metterci mano. Altrimenti rischi di peggiorare il danno. A meno che tu non ti senta sicuro al 100% di conoscere bene la parte tecnica, non ti ostinare: chiama un tecnico specializzato nella riparazione di elettrodomestici. Lui ti aiuterà a identificare il problema e ti suggerirà la soluzione più facile, veloce ed economica per risolverlo.

Il buon mantenimento di un condizionatore ad aria calda

Un buon funzionamento del condizionatore (che serva a riscaldare o a raffreddare non è importante) dipende molto da come lo si tiene. Allo stesso modo, per avere la temperatura che cerchi in casa devi adottare alcune accortezze come, ad esempio, non lasciare aperte porte e finestre di casa impedendo all’aria del climatizzatore di fare il suo dovere.

Assicurati di installare il condizionatore delle giuste dimensioni. Esse dipendono esclusivamente dai metri quadri da riscaldare/raffreddare. Solitamente, si calcola il rapporto tra il numero dei metri quadri e i BTU (British Thermal Unit) usati per classificare il condizionatore. A questo si deve aggiungere 600 BTU per ciascuna persona che occupa la stanza, più altre unità da calcolare in base ad alcune caratteristiche tecniche (soffitto alto, casa esposta a sud, ecc.)

Un’altra accortezza che puoi adoperare è quella di cercare di pulire il condizionatore tra una stagione e l’altra.