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Come scegliere la cappa da cucina: guida completa

16 Settembre 2021

Blog Manutenzione Cappa Cucina Come scegliere la cappa da cucina: guida completa

Spesso sono le persone che lavorano nell’ombra quelle che producono i risultati migliori non solo per se stesse, ma per la comunità intera. La stesa cosa si potrebbe dire di un elettrodomestico che tendiamo a ignorare o a considerare poco: la cappa da cucina.

Eppure se non ci fosse, la nostra cucina sarebbe piena di fumi, vapori e odori prodotti durante la preparazione dei cibi. Pensa quanto è essenziale il suo lavoro negli ambienti open space! Se non l’avessi, potresti ritrovarti con tende, cuscini e copridivani impregnati degli profumi di cottura. Non di certo una bella presentazione per gli ospiti.

In questo articolo cercheremo di individuare tutte le caratteristiche che rendono una cappa da cucina con aspiratore ciò che è!

In commercio ne esistono tanti tipi che non solo funzionano in maniera diversa (alcune sono aspiranti mentre altri filtranti), ma hanno un’estetica molto varia. Ci sono modelli più imponenti che si fanno notare e che possono essere sfruttati come elementi d’arredo. Altri, al contrario, sono perfetti perché piccoli e poco visibili.

In mezzo a tutte queste possibilità, come scegliere la migliore cappa (aspirante o filtrante) da cucina?

I fattori utili per scegliere una cappa da cucina

Nel mondo dell’elettronica non esiste a priori un macchinario migliore di un altro. Anche l’apparecchio di ultima generazione che possiede le tecnologie più moderne sarà superato da una nuova uscita o sarà soggetto al passare del tempo (e quindi all’usura).

Tutto questo non per screditare le nuove produzioni di elettrodomestici, ma per rassicurarti del fatto che la migliore cappa da cucina in circolazione è quella che serve a te. Nessun apparecchio sarà mai l’ideale in assoluto, ma può esserlo per te e per come si incastra con le tue esigenze. Proprio come un partner, in realtà.

Per scegliere la tua cappa da cucina devi per forza prendere in considerazione i seguenti fattori:

  • lo spazio a disposizione verticalmente e orizzontalmente tenendo però presente che esistono sia una distanza minima tra cappa e piano cottura, sia una larghezza minima da rispettare per legge;
  • il tipo di cucina che hai. Ci sono cappe ad angolo che possono tornare utili nel caso in cui il tuo piano cottura sia tra due pareti. Per l’isola esistono le cappe sospese, invece.
  • lo stile d’arredamento della cucina. Una cappa in muratura è ottima per il design rustico, mentre quelle colorate o a incasso sono perfette per una cucina moderna;
  • le tue abitudini alimentari. Se cucini spesso i fritti o usi molto le spezie ti serve una cappa con grandi capacità aspiranti.

Cosa guardare di una cappa da cucina al momento della scelta

Una volta che avrai considerato tutte le necessità di natura pratica ed estetica, puoi avviarti verso il negozio per la fare la tua scelta. Quando ti troverai di fronte i modelli, osserva bene le schede prodotto soffermandoti in particolar modo sulle dimensioni e sulle caratteristiche tecniche in cui rientrano la tipologia, la capacità di aspirazione della cappa da cucina, la velocità, le funzioni, i materiali e la silenziosità.

Dimensioni e distanza minima tra la cappa e il piano cottura

La scelta di una cappa da cucina deve necessariamente subordinarsi a quella del piano cottura. Quest’ultimo non può essere più largo della cappa perché altrimenti gli odori non verrebbero aspirati correttamente. Di conseguenza, devi misurare la larghezza e la profondità dei tuoi fornelli per poi scegliere la cappa da cucina.

In commercio, trovi cappe larghe dai 60 ai 120 centimetri e profonde dai 35 ai 55. L’altezza, invece, non dipende tanto dai fuochi quanto dall’estensione della canna fumaria. Diverso è il discorso se ci chiediamo a che altezza montare la cappa rispetto ai fornelli. Per legge, la distanza minima tra la cappa e il piano cottura deve essere di 65 cm, 75 se si tratta di un piano cottura a gas composto da bruciatori a potenza elevata. La distanza massima, invece, è di 90 cm a meno che non si abbia una cucina a isola. In questi casi, non deve superare i 75 cm.

Non sono numeri da giocare alla lotteria: se non si rispettasse la distanza minima, rischieresti di incendiare i filtri senza contare che ti potrebbe dare fastidio mentre cucini. Una distanza maggiore di quella prevista, invece, renderebbe vano il lavoro della cappa stessa.

Le caratteristiche tecniche

Dicevamo che esistono tante tipologie di cappa da cucina. Alcune si distinguono solo per la forma, altre per il modo di funzionare. La scelta di una cappa a isola, di una a parete o di una a incasso è legata esclusivamente al tuo gusto personale e anche al design della cucina che hai.

Per quanto riguarda il funzionamento, puoi scegliere tra la cappa aspirante e quella filtrante. Nel primo caso devi tenere conto dello spazio per la canna fumaria che butta all’esterno l’aria pregna di odori di cucinato. Gli apparecchi con i filtri interni, invece, rimettono in circolo l’aria dopo averla purificata. Stabilire quale sia la migliore tra cappa aspirante e filtrante non è semplice. Dipende da quanto spazio hai (la cappa aspirante ne richiede di più) e anche da quale capacità di aspirazione ti serve.

La potenza di aspirazione della cappa da cucina si calcola sulla base della quantità d’aria che l’elettrodomestico aspira e filtra in un’ora. Questa va poi rapportata alle dimensioni della stanza. Le cappe aspiranti sono più performanti in questo senso. Tuttavia, le cappe filtranti ti permettono di giocare di più sull’aspetto estetico. Può esserti d’aiuto considerare quanto spesso friggi o cucini con le spezie per capire quanto lavorerà la tua cappa. Così potrai anche scegliere che tipi di funzioni o tecnologie aggiuntive non devono mancare nel tuo apparecchio.

Per quanto riguarda la rumorosità, devi ovviamente trovare un giusto compromesso tra ciò che ti serve e una cappa silenziosa.

La cappa ideale per un piano a induzione

Per il piano cottura a induzione serve una cappa da cucina in grado di eliminare l’effetto condensa. Per il modo in cui lavorano, infatti, questi fornelli producono molto vapore soprattutto per le cotture prolungate. Il vapore fatica a salire verso l’alto e tende a condensarsi tra pentole, piatti e stoviglie che si trovano intorno visto che non c’è il calore del fuoco verticale.

Per il piano cottura a induzione esistono due tipi di cappe aspiranti: la No Drip e quella integrata al piano cottura. La prima è dotata di griglie inclinate e di due resistenze elettriche che riscaldano le superfici di contatto e l’aria circostante così da evitare la formazione di condensa. Il vapore viene raccolto in una traversa posteriore della cappa che può essere rimossa e svuotata. A questo, si aggiunge anche la funzione tradizionale di aspirazione degli odori.

La cappa integrata al piano cottura, invece, è una delle soluzioni più recenti. È collocata al centro dell’area cottura tra i fornelli e assolve tutte le funzioni che abbiamo già descritto, lasciando libera la parte superiore.